Arte

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Il Salento rappresenta uno scrigno prezioso di capolavori artistici. Nel corso delle varie epoche ogni dominazione ha lasciato delle tracce che hanno segnato la storia dell’arte salentina. Dalle splendide cattedrali normanne, come quella di Otranto e Santa Maria di Cerrate al Barocco di Lecce e dei centri storici di Galatina, Gallipoli e Nardò. Da ammirare i Castelli aragonesi e le torri di vedetta sulla costa costruite contro le scorribande di Turchi e Saraceni. Interessante l’arte bizantina da scoprire nelle cripte e nelle chiesette, testimonianza della presenza dei monaci basiliani.

 

LE NOSTRE PROPOSTE


 

LECCE E L’ELEGANZA BAROCCA

Una città che esplode di forme e simboli. La pietra leccese risplende nella stravagante arte barocca. Fiori, angeli, frutta, animali leggendari sembrano vivere sui cornicioni, sulle facciate, sugli altari delle chiese.

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Il Barocco si diffuse a Lecce nel Seicento, durante la dominazione spagnola, sostituendo l’arte classica e creando uno stile che lasciava spazio alla fantasia e all’immaginazione. La riforma di Lecce barocca dona alla città una veste scenografica dalla bellezza incomparabile; se la Chiesa di S. Matteo gioca con i pieni ed i vuoti, Santa Croce, composta a più mani in maniera corale, strabilia per le sue festose decorazioni ed incanta con i suoi altari. Ma non c’è tempo di prendere fiato perché Palazzo dei Celestini ne moltiplica l’effetto scenografico, giocando di rimando col bugnato di Palazzo Adorno. Superata Piazza Sant’Oronzo (con l’anfiteatro romano e la colonna terminale della via Appia su cui svetta la statua di Sant’Oronzo) fa capolino la Chiesa di Santa Irene, antica patrona della città, sulla cui facciata compare la lupa col leccio. Piazza Duomo si apre, splendida, con la chiesa della Vergine Assunta, dalla doppia facciata che gioca al rimando con il Vescovato e spinge la vista verso l’imponente campanile di ben sessantotto metri innalzato da Giuseppe Zimbalo e lo straordinario pozzetto che è un po’ il simbolo della Lecce Barocca, a costruire una grande, unica scenografia.

 

GALATINA E GLI AFFRESCHI  DELLA BASILICA DI SANTA CATERINA

Lasciatevi incantare dall’Assisi del Sud. La Basilica di S.Caterina D’Alessandria rappresenta una delle testimonianze più significative del medioevo meridionale. Lo stile è quello romanico pugliese, che si fonde con influenze gotiche, bizantine e normanne.

basilica-santa-caterina-galatinaFu costruita a partire dagli anni ‘80 del XIV sec., per volere di Raimondello Orsini del Balzo,  conte di Soleto ed ultimata nel 1391, come riportato su un’epigrafe latina incisa sul portale sinistro. La Basilica fu dedicata a S. Caterina d’Alessandria in onore della Santa d’Egitto. Di notevole richiamo storico artistico sono gli splendidi affreschi  di scuola giottesca e senese, commissionati nel primo Quattrocento da Maria d’Enghien, moglie di Raimondello Orsini del Balzo e successivamente regina di Napoli, che hanno fatto di Galatina la capitale artistica della Puglia del XV secolo.

 

OTRANTO E IL MOSAICO PAVIMENTALE  

OLYMPUS DIGITAL CAMERA Di grande impatto scenico, il mosaico pavimentale della cattedrale idruntina si sviluppa lungo le navate, il presbiterio e l’abside. Fu commissionato dal primo arcivescovo latino della città, Gionata, e fu eseguito tra il 1163 e il 1165 da un gruppo di artisti capeggiati da Pantaleone, un monaco basiliano del Monastero di San Nicola di Casole.  L’immagine centrale attorno cui ruota l’opera è l’Albero della Vita che, partendo dalla porta situata nella parte inferiore del mosaico, giunge quasi fin sotto al presbiterio. Il programma iconografico del mosaico ripercorre l’esperienza umana dal peccato alla salvezza, attraverso scene dell’Antico Testamento, con Caino e Abele, Adamo ed Eva,  i cicli cavallereschi e il bestiario medievale, disposte lungo lo sviluppo dell’Albero.

Il nome dell’autore di questo capolavoro di storia e arte appare nella parte inferiore del mosaico in corrispondenza dell’entrata principale della cattedrale. Le immagini riportate danno solo una vaga idea della grandiosità di quest’opera, che si estende per oltre 16 metri coprendo interamente il pavimento della cattedrale. Decifrare il mosaico è stato, da sempre, un intricato enigma privo di soluzioni credibili.

 


E’ possibile richiedere itinerari personalizzati ( mezza giornata o giornata intera ).
Disponibile noleggio navette.

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